Cos’è l’elaborazione del lutto
L’elaborazione del lutto è un processo psicologico attraverso cui una persona affronta la perdita di qualcuno di significativo. Sebbene venga spesso associato alla morte di un familiare o di una persona cara, il lutto può anche riferirsi ad altre forme di separazione o perdita, come la fine di una relazione, una malattia cronica o un licenziamento. È una risposta naturale, ma profondamente soggettiva, che coinvolge emozioni intense e mutamenti interiori.
Le fasi del lutto secondo la teoria di Kübler-Ross
La psichiatra Elisabeth Kübler-Ross ha individuato cinque fasi principali nell’elaborazione del lutto: negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione. Queste non seguono necessariamente un ordine lineare e non tutte le persone attraversano ogni fase. Tuttavia, esse rappresentano una mappa utile per comprendere le reazioni emotive più comuni: shock iniziale, senso di ingiustizia, ricerca di significato, profondo dolore e infine riorganizzazione della vita.
Le manifestazioni psicologiche del lutto
Il lutto può manifestarsi a livello emotivo (tristezza, senso di vuoto, rabbia), cognitivo (difficoltà di concentrazione, ruminazione), comportamentale (ritiro sociale, alterazioni del sonno) e anche fisico (stanchezza, disturbi psicosomatici). È fondamentale distinguere tra un lutto fisiologico, che evolve nel tempo, e un lutto complicato o patologico, che persiste in forma intensa per mesi, compromettendo il funzionamento della persona.
Il ruolo del supporto psicologico nell’elaborazione del lutto
Affrontare il dolore da soli può risultare molto difficile. Un supporto psicologico specializzato, come quello offerto da psicologi o psicoterapeuti, può aiutare a elaborare le emozioni, dare un senso alla perdita e costruire nuove prospettive. In alcuni casi, può essere utile anche un percorso di sostegno al lutto in gruppo, per condividere esperienze simili e normalizzare vissuti comuni.
Dopo la perdita: accogliere il dolore, ritrovare senso
L’elaborazione del lutto è un cammino profondo, che richiede tempo, rispetto e ascolto. Non si tratta di “superare” una perdita, ma di trasformare il dolore in presenza interiore, di fare spazio al ricordo e, gradualmente, ricostruire un nuovo equilibrio in cui la persona amata continua a vivere nella memoria, negli affetti e nei gesti quotidiani. Ognuno affronta questo percorso in modo unico: non esistono tempi giusti o modi universali, ma il diritto di essere accompagnati con cura e umanità nel processo di rielaborazione. In questo viaggio silenzioso, la psicologia può offrire sostegno, significato e fiducia nel futuro.
Bibliografia
Bowlby, J. (1980). Attaccamento e perdita. Vol. 3: La perdita della madre. Torino: Boringhieri.
Sauteraud, A. (2023). La vita dopo di te: Elaborare il lutto e riprendere a vivere. Trento: Edizioni Centro Studi Erickson.