Disturbo da alimentazione incontrollata

(Blinge Eating Disorder)

Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da ricorrenti comportamenti di abbuffata non seguiti, a differenza di quanto succede nella Bulimia Nervosa, da comportamenti di compenso/eliminazione. Nelle pazienti che soffrono di DAI l’assunzione di cibo avviene in maniera ricorrente nell’arco della giornata, viene protratta per un paio d’ore o più, e viene messa in atto fuori pasto, durante le ore in cui si soggiorna in casa o in ambienti di lavoro dove è presente il cibo.

Non è raro riscontrare che a periodi di assunzione irregolare di cibo si alternino periodi restrittivi in cui la persona spera di recuperare il peso accumulato attraverso diete drastiche. L’alternanza di questi periodi spesso provoca un’alterazione significativa del metabolismo, determinando una condizione in cui la perdita di peso risulta sempre più difficile.

Una delle caratteristiche tipiche in questo disturbo, associate al comportamento di abbuffata, è il vissuto di perdita di controllo da parte della persona. Nei momenti in cui avviene l’abbuffata infatti la persona consuma ingenti quantità di cibo in breve tempo senza riuscire a fermarsi quando l’organismo opera la sua consueta funzione di autoregolazione attraverso il senso di sazietà o di riempimento. In questi momenti alla persona sembra che il cibo non basti mai e spesso l’episodio si conclude solo quando non vi sono più alimenti facilmente reperibili.

Il vissuto di vergogna rispetto al proprio comportamento è profondo nella paziente, che manifesta il suo sintomo quando si trova sola in casa o in situazioni in cui non viene vista da altri. A livello psicologico tale comportamento spesso serve ad annebbiarle la mente, creando un senso di stordimento e di offuscamento.

Tale condizione costituisce un meccanismo di difesa per affrontare le sofferenze e le difficoltà che la persona vive nella propria quotidianità.